Lanciata con SpaceX la missione Europa Clipper della NASA: studierà l’abitabilità di una luna di Giove
La missione Europa Clipper della NASA è partita lunedì 14 ottobre 2024 a bordo di un razzo SpaceX alla volta di Europa, una luna ghiacciata di Giove, dove arriverà nel 2030. Obiettivo: capire se il vasto oceano sotterraneo di Europa può sostenere la vita. È la prima missione dedicata a un mondo oceanico.
A cura di Luca Tortorelli 15 Ottobre 2024
Lancio riuscito con successo per la sonda Europa Clipper della NASA: lunedì 14 ottobre 2024 alle 18:06 italiane è partita dal Kennedy Space Center, in Florida, la più grande sonda mai costruita per una missione interplanetaria, con destinazione Giove, dove arriverà nel 2030 dopo un viaggio di 2,9 miliardi di km per studiare la sua luna, Europa, uno dei luoghi più promettenti dove cercare la vita nel Sistema Solare. Si pensa che Europa, come le altre lune ghiacciate di Giove, possegga un vasto oceano globale sotterraneo di acqua salata con le condizioni adatte a sostenere la vita. Europa Clipper è la prima missione espressamente dedicata allo studio di un mondo “oceanico” oltre alla Terra.
La missione americana è stata lanciata da un razzo Falcon Heavy di SpaceX, che ha immesso la sonda su di una traiettoria interplanetaria che, grazie a due fionde gravitazionali di Marte e Terra, porterà Europa Clipper a raggiungere il sistema gioviano nel 2030. Qui la sonda effettuerà ben 49 sorvoli ravvicinati della superficie di Europa, studiandola con i suoi 9 strumenti di bordo, cercando di capire se l’oceano sotterraneo di Europa – più vasto di tutti quelli terrestri messi insieme – sia davvero abitabile.
Come è andato il lancio della missione Europa Clipper
Europa Clipper è decollata alle 18:06 italiane del 14 ottobre 2024 dal complesso 39A del Kennedy Space Center, in Florida. Il lancio era inizialmente previsto per il 10 ottobre, ma è stato rimandato per via del passaggio dell’uragano Milton in Florida. Data la sua natura interplanetaria, la sonda ha avuto bisogno di un lanciatore in grado di portarla ad una velocità di fuga tale da sfuggire il campo gravitazionale terrestre. La scelta è ricaduta sul Falcon Heavy di SpaceX, l’azienda di Elon Musk recentemente protagonista del primo riutilizzo del booster del razzo Starship.
I 27 potenti motori Merlin del primo stadio del razzo sono stati attivi per circa 4 minuti, quando si è avuta la separazione dal secondo stadio. 5 minuti dopo il decollo, il cono anteriore del razzo si è aperto rivelando la sonda Europa Clipper. Il secondo stadio ha continuato a spingere la sonda verso lo spazio, immettendola su di una traiettoria interplanetaria circa 58 minuti dopo il decollo, quando la sonda si è separata dal razzo. A quel punto il team a terra ha stabilito la comunicazione con la sonda, tra le grida di giubilo del controllo missione. Successivamente la sonda ha anche correttamente dispiegato i suoi giganteschi pannelli solari, lunghi 30 metri.
Questo è stato il primo lancio del Falcon Heavy che ha richiesto l’utilizzo completo di tutti e tre i booster del primo stadio del veicolo. Tanto che non è rimasto il carburante necessario per far rientrare in maniera controllata il primo stadio, come ormai SpaceX ci ha abituato da anni.
Potete rivedere il lancio della sonda dalla diretta della NASA qui sotto:
Obiettivi scientifici della missione sulla luna di Giove
L’obiettivo principale della missione Europa Clipper è determinare se Europa possiede le condizioni adatte a sostenere la vita. Europa, grande come la Luna, è infatti tra i luoghi più promettenti del Sistema Solare dove trovare segni di vita oltre a quella terrestre. Questo è un sospetto che gli astronomi hanno sin dagli anni ’90 grazie alle osservazioni condotte dalla sonda Galileo che mostrò forti indizi che sotto la crosta ghiacciata di Europa si nasconde un vasto oceano di acqua salata, contenente più acqua di tutta quella contenuta negli oceani terrestri. Inoltre, nel 2012 si sono osservati pennacchi d’acqua emanarsi dalla superficie di Europa, segno sia di acqua sottostante che di attività geologica.
Per poter rispondere alla domanda principale della missione, tre obiettivi scientifici devono essere portati a termine: determinare lo spessore del guscio ghiacciato della luna e le sue interazioni con l’oceano sottostante, studiarne la composizione di Europa e caratterizzarne la geologia. L’esplorazione dettagliata di Europa da parte della missione aiuterà gli scienziati a comprendere meglio il potenziale astrobiologico delle lune del nostro Sistema Solare.
È bene precisare, come fatto dagli scienziati della NASA, che Europa Clipper non cercherà direttamente la vita su Europa, ma solo la potenzialità dell’ambiente sotto la sua superficie di supportare la vita. Quello che quindi gli scienziati cercano sono i composti chimici organici precursori della vita. Per cercare attivamente la vita sotto la superficie di Europa servirebbe un lander che atterri sulla crosta ghiacciata della luna gioviana e studi da vicino l’oceano sottostante. Inizialmente la missione prevedeva anche un lander, ma successivi limiti di budget costrinsero la NASA a rinunciare a questo segmento della missione. Europa Clipper identificherà comunque i punti migliori per l’atterraggio di un futura missione che vada a caccia della vita nell’oceano sottostante. Una missione da capogiro che il Congresso americano ha già chiesto alla NASA di sviluppare.
Dettagli della missione: data di arrivo e tempistiche
La missione di Europa Clipper ha una durata prevista di esattamente 10 anni. La sonda impiegherà ben 6 anni solo per raggiungere Giove, nell’aprile 2030, percorrendo in totale ben 2,9 miliardi di km. Raggiungere direttamente Giove richiederebbe un quantitativo di carburante estremamente elevato, per questo la seconda sfrutterà la fionda gravitazionale di Marte e della Terra. Si tratta di una manovra orbitale che sfrutta il campo gravitazionale di un corpo celeste per accelerare una sonda senza o con un consumo minimo di carburante. Europa Clipper effettuerà una prima fionda gravitazionale con Marte nel febbraio 2025 e una seconda con la Terra a dicembre 2026.
Una volta arrivata nel sistema gioviano, la sonda eseguirà delle manovre di inserimento orbitale che bruceranno circa il 60% del carburante di bordo. Le manovre immetteranno la sonda in un’orbita ellittica attorno a Giove (non attorno a Europa date le intense radiazioni presenti attorno alla luna). Europa verrà studiata grazie a 49 fly-by, ovvero sorvoli ravvicinati della superficie della luna ghiacciata. I sorvoli porteranno Europa Clipper ad avvicinarsi fino a soli 25 km dalla superficie di Europa.
La fine della missione è programmata per settembre 2034, quando la NASA farà schiantare Europa Clipper su Ganimede, un’altra delle lune galileiane di Giove. Gli scienziati hanno scelto Ganimede poiché ritenuto poco adatto a ospitare la vita. Uno schianto su Europa avrebbe potuto contaminare con vita microbica terrestre un luogo potenzialmente abitabile.
Come è fatta la sonda: le caratteristiche
La sonda Europa Clipper è la più grande costruita dalla NASA per una missione diretta verso un altro pianeta. La sonda è dotata dei pannelli solari più grandi mai costruiti dalla NASA per una missione interplanetaria, larghi ben 30 metri. Questo si è reso necessario vista la bassa intensità della radiazione solare che raggiunge Giove. La sonda con tutti i pannelli solari arriva a pesare ben 6 tonnellate!
Le dimensioni di Europa Clipper rapportate a quelle di un campo da basket. Credit: NASA/JPL
La sonda monta a bordo ben 9 strumenti scientifici, tra cui un radar in grado di osservare sotto la crosta ghiacciata del satellite, spettrometri e strumenti per caratterizzare l’ambiente magnetico di Europa, camere fotografiche ottiche e strumenti termici per la rilevazione delle zone di ghiaccio dove ci sono state recenti eruzioni d’acqua sotterranea.
fonte geopop.it