Anello COSMOOS Quasar

8 Ottobre 2016 Blog, Gioielli Cosmoos

Una Quasar (contrazione di QUASi-stellAR radio source, cioè “radiosorgente quasi stellare”) è un nucleo galattico attivo estremamente luminoso. Il nome deriva dal fatto che questi oggetti, la cui natura è stata controversa fino ai primi anni ottanta, furono inizialmente scoperti come potenti sorgenti radio, la cui controparte ottica risultava puntiforme come una stella.

 

Si ritiene comunemente che tale grande luminosità sia originata dall’attrito causato da gas e polveri che cadono in un buco nero supermassiccio. Essi formano un disco di accrescimento, che converte circa la metà della massa di un oggetto in energia. Il termine QUASAR fu coniato 56 anni fa, nel 1964, dall’astrofisico Hong-Yee Chiu.

Nonostante tali enormi luminosità, le dimensioni dei quasar sono confrontabili con quelle del sistema solare, e comunque non più grandi di pochi anni luce (1016 m). Tali dimensioni sono stimate grazie al fatto che la luminosità dei quasar è fortemente variabile (anche del 100%) e con un periodo piuttosto breve, da poche ore a qualche mese e considerando che, da un punto di vista relativistico, un oggetto non può cambiare luminosità più velocemente del tempo che la luce impiega ad attraversarlo.

L’altro aspetto caratteristico, evidente fin dalle prime osservazioni, è che i quasar hanno uno spettro notevolmente esteso su tutte le frequenze, dai raggi gamma, ai raggi X al lontano infrarosso e, per il 10% dei quasar noti, fino alle frequenze radio. Molti quasar mostrano inoltre un eccesso ultravioletto, emettendo in tale banda la stessa energia che emettono in tutte le altre.

Negli anni ’80 si svilupparono modelli unificati in cui i quasar erano una classe di galassie attive, e il consenso generale è che solo l’angolo di vista li distingue dalle altre classi, come le galassie di Seyfert, le quali, come già detto, hanno uno spettro simile, o i blazar o le radiogalassie (Barthel, 1989). L’enorme luminosità dei quasar è spiegata con l’attrito causato da gas e polveri che cadono in un buco nero supermassiccio formando un disco di accrescimento, meccanismo che può convertire circa la metà della massa di un oggetto in energia, contro i pochi punti percentuali dei processi di fusione nucleare, anche se i meccanismi esatti di questa enorme produzione di energia sono sconosciuti.

continua sul BLOG

, ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Blue Captcha Image
Aggiornare

*

Translate »