Orecchini PERSEO Cosmoos

7 Giugno 2016 Bloog, Gioielli

 

Perseo (in latino Perseus) è una costellazione settentrionale, rappresentante l’eroe greco che uccise il mostro Medusa; è una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo ed è anche una delle 88 costellazioni moderne.

La costellazione contiene la famosa stella variabile Algol (β Persei) ed è anche la sede del radiante dell’annuale sciame meteorico delle Perseidi, il più conosciuto presso il grande pubblico perché il picco di attività ricade attorno al 12-13 agosto. Fra gli astronomi amatoriali Perseo è ben nota per contenere anche il famoso Ammasso Doppio, uno degli oggetti più osservati e fotografati del cielo.

Perseo è una costellazione di dimensioni medio-grandi, estesa fra Andromeda e il brillante pentagono dell’Auriga; è composta da 136 stelle visibili a occhio nudo, molte delle quali riunite in tre gruppi di stelle, il più notevole dei quali è quello di Mirfak (o Algenib, α Persei), verso nord e coincidente con una brillante associazione stellare. Gli altri due gruppi sono centrati uno sulla stella Algol (β Persei) e l’altro sulle due stelle ε Persei e ζ Persei.

La caratteristica più notevole di Perseo è quindi un triangolo composto dalle stelle α, β e ε Persei, il cui vertice settentrionale è formato dalla stella Mirfak. Si individua bene, nell’emisfero boreale, nei mesi fra settembre e marzo, grazie al gran numero di stelle di terza e quarta magnitudine che la compongono, in massima parte di colore blu-azzurro, e grazie alla sua posizione, molto settentrionale. Dall’emisfero australe si può osservare invece bassa sull’orizzonte e nelle regioni più meridionali diventa progressivamente invisibile.


Mirphak (α Persei): la stella più luminosa di questa costellazione, chiamata anche Algenib (un nome usato anche per altre stelle, per esempio γ Pegasi). Mirphak (parola araba per “gomito”) è una stella supergigante di tipo spettrale F5 Ib (colore giallo), con una magnitudine di 1,79 che si trova ad una distanza di circa 590 anni luce. La sua luminosità è pari a circa 5 000 volte quella del Sole, e il suo diametro è 62 volte tanto.
Algol (β Persei): è sicuramente la stella più famosa della costellazione. Algol (la stella del Diavolo in arabo) rappresenta l’occhio della gorgone Medusa. È il prototipo di un intero gruppo di stelle variabili, le variabili a eclisse. La sua luminosità apparente varia tra le magnitudini 2,12 e 3,39 in poco meno di tre giorni. Ha un tipo spettrale B8 V (equivalente ad un colore azzurro) e si trova ad una distanza relativamente piccola di 93 anni luce.
ζ Persei (Menkhib) è una stella supergigante blu di magnitudine 2,84; dista da noi 982 anni luce ed è la più meridionale della costellazione, al confine con il Toro.
ε Persei (Adid Australis) è una stella azzurra di magnitudine 2,90; si trova non lontano dal centro della costellazione e dista da noi 538 anni luce.
ι Persei è una stella gialla di magnitudine 4,05; è una delle stelle simili al nostro Sole più vicine.
Le stelle variabili nella costellazione di Perseo sono estremamente abbondanti; tuttavia solo poche sono di facile osservazione, poiché molte sono piuttosto deboli o le loro oscillazioni sono minime.

La Via Lattea attraversa la costellazione di Perseo da NW a SE, ma appare in questo tratto meno evidente che in tutte le altre costellazioni: ad occhio nudo, quasi sembra che si interrompa a nord, per poi ricomparire nei pressi della stella Mirfak, e scomparire di nuovo, per riapparire infine solo all’interno del “pentagono” dell’Auriga. Questo “vuoto” ha principalmente due ragioni: la presenza di enormi banchi di nebulosità oscure e la stessa morfologia della nostra Galassia, che qui in questo tratto appare quasi opposta al suo centro. Ciononostante, è comunque una costellazione ricchissima di oggetti galattici.

Perseo contiene una delle associazioni stellari più brillanti della volta celeste: l’Ammasso di Alfa Persei (Mel 20); è dominata dalla gigante Mirfak ed è costituita da alcune decine di stelle di magnitudine compresa fra la 4 e la 7, molte delle quali sono ben visibili anche a occhio nudo. Un binocolo o un piccolo telescopio a corta focale si rivelano gli strumenti ideale per la sua osservazione. La sua distanza è stimata sui 600 anni luce da noi.

Tra gli ammassi aperti, spicca il famoso Ammasso Doppio, formato dai due ammassi h e χ Persei: questi due oggetti (rispettivamente NGC 869 e NGC 884) sono tra i più belli del cielo notturno per l’osservazione con binocoli e piccoli telescopi.

Mitologia

Perseo è il protagonista di un famoso mito della Grecia classica. La storia si interseca con quelle riguardanti numerose altre costellazioni, tra cui Cassiopea, Cefeo e Andromeda.

Perseo era il figlio della mortale Danae e del dio Zeus. Partì alla ricerca della Medusa, della quale voleva la testa come regalo di nozze per il re Polidette di Serifo. Con un po’ di aiuto dagli dei Ermes e Atena, riuscì ad uccidere la Gorgone e prenderne la testa. Mentre tornava a casa, salvò Andromeda, figlia di Cefeo e Cassiopea, re e regina d’Etiopia, da un mostro marino.

 

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