Il Segreto di Jacobo Grinberg

20 Giugno 2020 Blog

di David Katz 
 
The Secret of Doctor Grinberg, svela l’affascinante storia del dottor Jacobo Grinberg, un accademico dell’università messicana UNAM, che ha cercato di combinare il suo interesse per lo sciamanesimo e la telepatia con una comprensione scientifica più rigorosa. La sua improvvisa scomparsa nel dicembre 1994, e le successive indagini della polizia, costituiscono la base dello studio documentario tanto coinvolgente quanto frustrante di Ida Cuéllar, un progetto appassionato realizzato nel corso della sua fortunata carriera come regista di spot pubblicitari. Il film viene presentato nell’ambito dell’edizione digitale di Sheffield Doc/Fest, per la sua prima internazionale.

Il film visivamente sorprendente di Cuéllar lascia una sensazione conflittuale. Cerca di ottenere troppo nella sua breve durata; ha l’aspetto di una mini-serie Netflix degna di binge watching, ma non ha la possibilità di espandersi ed esplorare davvero i percorsi labirintici della storia. L’atmosfera è troppo espositiva, come tentare di leggere rapidamente una voce di Wikipedia. Per essere un film così personale, si percepisce poco la mano della regista sullo schermo e il film manca di un punto di vista coerente per aiutarci a identificarci sia con lo stesso Grinberg, sia con la sua cerchia di amici, familiari e colleghi presenti nelle interviste.

Grinberg non era uno scienziato la cui ricerca era in grado di raggiungere un pubblico di massa; rimase poco conosciuto fuori dal Messico e dal suo circolo intellettuale. Ma il film riesce chiaramente a dargli una collocazione e a far riflettere il pubblico sulle sue controverse teorie, che tendevano ad andare oltre il pensiero scientifico convenzionale. L’interesse primario di Grinberg era la coscienza e l’idea che esistesse separatamente dal mondo materiale in cui presumibilmente abitiamo. Le implicazioni più difficili da digerire di questa teoria, apprendiamo, forniscono un’apparente base scientifica per la divinazione, la telepatia e la psicocinesi. Sono Stephen King e Matrix insieme, ma assolutamente reali. Grinberg ha anche scritto romanzi; la sua stessa vita, come vediamo, ha una traiettoria degna di un romanzo.

Come in Zodiac di David Fincher, il film finisce in modo irresoluto. Grinberg è stato visto l’ultima volta l’8 dicembre 1994, in procinto di fare un viaggio di ricerca in Nepal. Ma non è mai tornato e le prove hanno presto confermato che non è mai partito. Il sospetto ricadde dapprima su sua moglie, María Teresa, e poi, con maggiore sostanza, sui suoi frequenti viaggi clandestini alle conferenze di ricerca scientifica sostenute dalla CIA in America. Gli anni passano e il caso si raffredda, privando la sua devastata famiglia di una chiusura che richiede motivazioni e spiegazioni.

Il film termina con immagini incongrue del cosmo e dei buchi neri, intercalate dai testi dello stesso Grinberg che suggeriscono il terribile ma perfetto senso che una scomparsa dà alla sua storia di vita. È tutta giustizia poetica per un pensatore che ha cercato di trascendere la nostra comprensione terrena. Ad ogni modo, è più convincente delle piste sulla CIA e su un possibile tradimento romantico, che non derivano da prove reali. In effetti, l’intero lavoro avrebbe potuto beneficiare di più rigore e obiettività giornalistica, nel rispetto della sua fiducia nell’ineffabile.

The Secret of Doctor Grinberg è una produzione spagnola di Polar Star Films, Primo e Ida Cuéllar.

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